Il punto della situazione

30 agosto 2025

Riflessioni tecniche sul sito/blog e un approccio unix-like alla scrittura degli articoli.

Come va lo sviluppo del blog?

Quando ho cominciato a creare questo sito, l’intenzione era quella di “ospitarlo” sul mio Raspberry Pi 4.

Uno dei limiti di questa idea è costituito dalla mia connessione.

Infatti, ho soltanto una connessione 4G, quindi il sito non sarebbe accessibile all’esterno neanche impostando il port forwarding del router. Per superare questa limitazione ho trovato Cloudflare Tunnel, che mi permette di rendere pubblico il sito dalla mia camera.

L’esperimento è andato a buon fine, infatti ho ospitato questo sito per ben 8 giorni direttamente sul mio Raspberry Pi.
Però ora ho deciso di caricarlo su Cloudflare Pages, sto comunque utilizzato un loro servizio.
In futuro, confidando in condizioni migliori, sicuramente ritornerò alla mia idea originaria.

La mia priorità per il momento è essere padrone dei miei contenuti. Voglio poterli spostare dove e quando mi pare, senza essere dipendente da nessuna piattaforma con il rischio di ritrovarmi a dovere pagare per un servizio che mi ha fidelizzato con la promessa della gratuità (sì, lo so che in rete niente è gratuito, ma… ci siamo capiti).

Un approccio unix-like alla scrittura

Altra cosa da tenere in considerazione è quanto possa essere facile scrivere senza troppe distrazioni.
Niente è più semplice di un editor di testo.
A questo proposito uso nano o direttamente ed (l’unico vero editor Unix).

Come scrivere un articolo con ed?

A questo punto ti starai chiedendo:
<< Come diavolo fai a scrivere un articolo con ed? >>
Niente di più semplice.
Innanzitutto creo una cartella di lavoro.

mkdir articolo_00

Dopodichè comincio a creare dei file di testo.
Ogni paragrafo (o blocco di paragrafi) sarà contenuto in un file di testo indipendente.

cd articolo_00 touch 00.txt

Il file 00.txt contiene tutti i metadati del file markdown finale. Il file 01.txt conterrà il titolo è l’introduzione. E così via.

Questo metodo ha il vantaggio di non farmi sentire sopraffatto dalla pagina vuota. Un altro vantaggio è che mi permette di scrivere parti dell’articolo in giorni diversi, focalizzandomi soltanto su una parte dell’articolo. Comunque a piacere, ognuno è libero di crearsi il suo metodo su misura.

Alla fine mi basta fare:

cat *.txt > articolo-finale.md

Per ottenere il file markdown completo dell’articolo, da convertire poi in html con pandoc o lasciare così com’è. Una volta rinominato e esportato il file “articolo-finale.md” posso anche cancellare la directory di lavoro, ma anche qui, a piacere.


Ultima modifica: 30 Agosto 2025